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Diario Performato è un'indagine dinamica sul transito, sulle linee di confine, sul genere. Sempre in evoluzione, non ha una forma data e unica ma è costantemente in trasformazione, o meglio, in costruzione. Per questo motivo il primo approdo è stato su Instagram (@diarioperformato), l'olimpo della frammentarietà.

@diarioperformato è una collezione di quadrati colorati ed effimeri (per lo sguardo altrui durano lo spazio di qualche secondo e la loro permanenza sulla rete è estremamente fragile). Questi sono il documento di un percorso di affermazione di genere e della ricerca creativa della propria identità.

@diarioperformato riflette il medium portante del progetto Diario Performato: l'autofiction, genere letterario in cui l’autore stesso è il protagonista delle vicende di finzione narrate.  

La pervasività dei social media ci insegna a costruire un autoritratto mentre l'identità personale diventa sempre più liquida e fragile.

La presenza dei social media è sempre più pervasiva nella vita di ognuno di noi e con essa la possibilità di re-immaginare la realtà nel mondo virtuale che ha regole e un suo funzionamento proprio, non meno vero e reale del mondo offline.

L'avvento dei social media ha radicalmente trasformato il modo in cui concepiamo e presentiamo la nostra identità attraverso l'autorappresentazione. La possibilità di condividere immediatamente immagini e storie personali ha reso "l'autoritratto" (nei secoli passati ad appannaggio esclusivo degli artisti) un mezzo di comunicazione accessibile a tutti. 

Tuttavia, questa democratizzazione dell'autorappresentazione ha anche portato a una serie di sfide. La costante esposizione online ha generato nuove pressioni sociali, creando un ambiente in cui l'immagine di sé assume spesso un ruolo centrale nella percezione individuale e nell'accettazione da parte degli altri.

Ciò che esperiamo scrollando il feed e restando attivi sulla piattaforma influenza il nostro immaginario e modella le nostre scelte.

Dove finisce la realtà e dove inizia la finzione?

 Instagram e altre piattaforme social ci danno la possibilità di costruire un racconto di noi stessi alternativo inserito in una realtà edulcorata e mediata rispetto alla vita quotidiana nel mondo fisico fuori dalla Rete, ma ciò non significa necessariamente che sia meno reale di ciò che accade fuori dai social network. 

Un like, un commento a un post sono veri quanto un complimento o un insulto pronunciato dal vivo e soprattutto ciò che esperiamo scrollando il feed e restando attivi sulla piattaforma influenza il nostro immaginario e le nostre scelte tanto quanto la "vita vera".

@diarioperformato intende proporre una modalità anarchica di scrittura della realtà dove la gerarchia reale-virtuale si auto-elimini come una storia sui social-media.